ISOLA DEL GIGLIO. Tre super esperti per l’autopsia del manager Fabio Attilio Cairoli, morto a 58 anni sabato 8 luglio all’isola del Giglio. Insieme al professor Marco Di Paolo, medico legale dell’Università di Pisa, ci saranno anche il professor Lorenzo Ghiadoni, direttore dell’unità operativa di Medicina d’urgenza dell’Aoup e il professor Michele Edmin, ordinario di malattie dell’apparato cardiovascolare alla Scuola superiore Sant’Anna e direttore del dipartimento Cardiotoracico e dell’Unità operativa complessa di Cardiologia e medicina cardiovascolare alla Fondazione Toscana Monasterio.
Gli indagati, 11 in totale, stanno nominando i loro consulenti: la dottoressa Giulia Morabito per i due medici, marito e moglie, che erano in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Orbetello, quando Cairoli è andato a farsi visitare, venerdì 7 luglio. I due medici, difesi dagli avvocati Carlo Valle e Patrizia Fabiani, sono i professionisti che hanno firmato il referto e che hanno fatto gli accertamenti.
Ci sono poi l’infermiera del triage, assistita dall’avvocato Massimiliano Arcioni, la radiologa che ha fatto la consulenza a distanza dall’ospedale di Grosseto (difesa dall’avvocato Diego Innocenti) che ha nominato come consulente Rossano Santori, dirigente dell’Unità di medicina legale dell’Asl Toscana Sud Est.
Gli altri indagati, assistiti dall’avvocata Valentina Chec, si sono riservati di nominare un proprio consulente: si tratta del tecnico che si è occupato delle analisi del sangue e del medico che ha firmato il referto, del tecnico che ha fatto la radiografia, dell’equipaggio che ha soccorso il manager sull’isola, il medico del 118, l’autista dell’ambulanza e quattro soccorritori.
Consulente della famiglia di Cairoli è invece il dottor Roberto Martini.
Indagini sul valore della troponina
Un’indagine che si presenta, già dalle prime battute, complessa. Il sostituto procuratore Carmine Nuzzo, che ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche, grazie al lavoro dei consulenti potrà stabilire se ci siano state o meno responsabilità in questa tragedia, ricostruendo quello che è successo da quando il manager, sposato e con due figli, si è presentato al pronto soccorso del San Giovanni di Dio per farsi visitare, dopo aver sentito un dolore al torace e al braccio.
Tra i risultati delle analisi del sangue contenuti nella cartella clinica ce ne sarebbe uno, quello che indica il livello di troponina, che sarebbe stato alterato. Valore che, in condizioni normali, dovrebbe essere vicino a zero: quello rilevato a Cairoli invece, sarebbe stato superiore. Dopo due ore, il manager avrebbe dovuto ripetere quell’esame, ma al pronto soccorso lui non c’era più.
Se n’è andato da solo senza avvisare il personale sanitario che lo aveva preso in cura? È stato dimesso senza valutare correttamente quel risultato? È stato richiamato, dopo, per essere avvisato che qualcosa probabilmente non andava? Sono queste (e tante altre) le domande alle quali la Procura, cerca ora di dare una risposta.
I primi tasselli del tragico puzzle andranno al loro posto dopo l’autopsia, in programma venerdì 14 luglio all’obitorio dell’ospedale Misericordia. Dopodiché la salma di Cairoli sarà restituita alla famiglia.
LEGGI ANCHE:
Tragedia sullo yacht, muore manager di 58 anni
Muore dopo le dimissioni dall’ospedale, aperta un’inchiesta
Manager morto sullo yacht, si farà l’autopsia
Manager morto dopo le dimissioni, primi indagati
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli