GROSSETO. Ci sono opere che specialmente d’estate mettono a dura prova la resistenza degli operai. Soprattutto quelli impegnati all’aperto.
A evidenziare la pericolosità del caldo è la Filea Cgil. Il sindacato sottolinea quanto chi si occua della rasatura e bitumatura delle strade o lavora all’interno dei siti estrattivi e di lavorazione degli inerti, sia particolarmente esposto ai rischi dati dalle alte temperature.
Quando la colonnina di mercurio raggiunge i 35 gradi o oltre, per tutti i lavoratori scatta l’allarme. A risentirne sono anche i magazzini di vendita: una rapida indagine racconta che quando c’è il solleone, sembra evidente un calo di ordini, con le opere che dunque ne risentono.
Anna Capobussi: «I lavoratori vanno tutelati»
«Le condizioni climatiche estreme di questi giorni, con temperature maggiori di 35 gradi o anche inferiori ma percepite come elevate – spiega Anna Capobussi, segretaria della Fillea Cgil – possono provocare malori, infortuni gravi e purtroppo anche mortali».
«Per questo motivo, come Fillea Cgil, ribadiamo l’importanza di adottare da parte delle imprese di tutte le azioni possibili per prevenire le malattie provocate dal troppo calore – dice ancora Capobussi – come definite nelle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore” emanate dalla Regione Toscana. In particolare, bisogna evitare che per gli operai si trovino a lavorare da soli sotto il sole cocente, è importante che si idratino spesso, come è fondamentale che sia svolta la formazione sulla sicurezza in modo da poter riconoscere per tempo i sintomi dei colpi di calore, e prevenire esiti pericolosi per la salute delle persone».
Non va dimenticato che proprio i mesi estivi sono quelli nel corso dei quali vengono privilegiate alcune tipologie di lavorazioni, e che nell’ultimo anno a seguito del buon andamento dell’edilizia si è notevolmente ampliata la platea degli operai al lavoro. La Cassa edile ha raggiunto un picco di iscritti di 3500 persone.
Filca Cisl sull’allarme caldo in Maremma: «Sopra i 35 gradi cassa integrazione per le aziende edili e per i lavoratori delle cave»
Sull’allarme caldo e alte temperature da 35 gradi interviene anche la Filca Cisl, che lancia un appello ai lavoratori, in particolare quelli dell’edilizia e quelli che lavorano nelle cave.
«Vista questa ondata eccezionale di calore – spiega Fabio Carruale, di Filca Cisl Grosseto – ricordiamo che è possibile usufruire della cassa integrazione facendo richiesta all’Inps una volta superati i 35 gradi. Abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori che, visto il gran caldo, sono sempre più esposti a colpi di calore. Lavorare sui ponteggi con alte temperature, ad esempio, comporta un fattore di grande rischio ed è per questo che invitiamo chi ne ha bisogno ad utilizzare la cassa integrazione. Una soluzione che spesso viene utilizzata per eventi meteorologici con bufere e forti piogge, ma che quasi mai viene utilizzata con le temperature oltre la soglia di sicurezza».
Oltre alla cassa integrazione ci sono poi una serie di buone norme da seguire per cercare, comunque, di ridurre al minimo i rischi per i lavoratori.
«Anticipare dove possibile l’orario di ingresso – continua Carruale – così come cercare quando possibile di smettere alle 14, soprattutto per tutti quei lavoratori esposti ai raggi del sole, rappresenta un’altra possibile soluzione per cercare di ridurre al minimo gli infortuni sul lavoro e, allo stesso tempo, di non far insorgere malattie».
La Filca Cisl, infine, invita tutti i lavoratori a segnalare eventuali situazioni di rischio, legate alle alte temperature e alle condizioni di lavoro, all’organizzazione sindacale.
«Ci impegniamo – conclude Carruale – a monitorare la situazione nei cantieri edili di Grosseto e provincia, collaborando allo stesso tempo con le autorità e le imprese, per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori».
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