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Dopo 57 anni chiude l’Arcobaleno a Gorarella

Aperto dai genitori di Pietro, il negozio è stato un punto di riferimento per tutto il quartiere: «La prima volta che sono entrato qui dentro avevo 2 anni. Ora mi dedicherò alla mia famiglia»
Pietro Ricciardi nel negozio

GROSSETO. Fra le tante chiusure dovute all’incertezza economica del momento, c’è anche chi cessa l’attività perché va in pensione. In questo caso nessuno ha acquistato l’attività di famiglia oramai da anni nella via e le luci del negozio si spegneranno appena la svendita sarà terminata. Parliamo del negozio di casalinghi Arcobaleno, di via Enrico De Nicola. 

Il titolare, Pietro Ricciardi, dopo 57 anni in cui il negozio è rimasto sempre aperto, ha scelto di chiudere per dedicare più tempo a se stesso e a tutta la sua famiglia. 

Con una liquidazione totale Pietro saluta calorosamente tutti quelli che sono passati nella bottega nel corso degli anni, ormai alcuni li considera quasi come parenti.

L’ingresso della ferramenta arcobaleno

 

 

 

 

La storia del negozio

Il punto vendita è stato aperto dal babbo di Pietro. Lui ha iniziato a frequentare il negozio da quando aveva solo 2 anni.

La famiglia Ricciardi è sempre stata dedita al commercio, iniziò il nonno vendendo la legna, dopo ha continuato il padre di Pietro partendo dagli elettrodomestici. Poi è stato Pietro stesso a rilevare una parte dell’attività. L’altra, la ferramenta Arcobaleno, è guidata dal fratello di Pietro, Bruno.

È stato il babbo ad avergli trasmesso la passione per il commercio, tanto che i Ricciardi, negli anni sono divenuti un punto di riferimento per la zona. «So tutto di tutti, conosco molte persone del quartiere, sono come un secondo prete – dice ironico il proprietario – ma ovviamente le confidenze le tengo per me. Dopo tutti questi anni dispiace chiudere l’attività anche solo per il rapporto che ho con le persone. Se fosse per me rimarrei qua ma è anche giusto che io passi gli ultimi anni della mia vita dedicando più tempo a mia moglie». Fratello di don Giovanni Ricciardi, Pietro ora potrà dedicarsi ai suoi affetti. 

Il saluto ai suoi tanti clienti

Pietro vive in campagna ma non ha mai avuto la possibilità di godersela. Ora che il tempo libero fa capolino da fuori la ferramenta, ha già qualche hobby in mente. «Da un lato non vedo l’ora di stare un pochino a casa, perché sono sempre stato in negozio dalla mattina alla sera – dice Pietro – ora prenderò la zappa e farò un po’ di orto. E sì “l’orto vuole l’uomo morto” dice il proverbio ma per ora credo di farcela».

«Lascio l’attività con molto rammarico – conclude – e ci tengo a salutare calorosamente tutti i miei clienti, che per me sono come parenti, spero di rivederli presto anche una volta chiusa la ferramenta».

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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