GROSSETO. Lo ha minacciato più volte di ucciderlo, gli ha gridato contro che prima o poi gli avrebbe tagliato la gola. Lo ha offeso e insultato, lo ha inseguito per le strade del centro e lo ha ripreso con il telefonino. Poi lo ha colpito con una spallata. E una sera che un altro consigliere comunale ha cercato di difenderlo, si è ritrovato anche lui vittima delle stesse minacce.
Sono due i consiglieri comunali, entrambi di centrodestra, che si sono rivolti alla procura e hanno denunciato un uomo di origini cubane di 34 anni. Lunedì 19 giugno, di fronte al giudice Sergio Compagnucci, difeso dall’avvocato Paolo Malasoma, all’udienza preliminare il pm Carmine Nuzzo ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo.
Che è accusato di stalking e lesioni con l’aggravante dell’odio razziale, oltre che di porto abusivo di armi.
Perseguitati per motivi politici
Il trentaquattrenne, un cubano che abita in centro, aveva cominciato a tormentare uno dei due consiglieri della maggioranza nell’aprile del 2022. Ogni volta che lo incontrava per strada, lo ricopriva d’insulti: «Ti spacco la faccia… ti credi di fare il bullo perché hai le braccia grosse… consigliere di m…a… pezzo di m…a, chi vi credete di essere». E ancora: «bastardo sei un pezzo di m… io so dove stai di casa e ti conosco, ti spacco la faccia». Quella volta, dopo averlo offeso, il trentaquattrenne aveva colpito il politico con una spallata, provocandogli una contusione a un braccio.
Poche sere dopo, sempre in centro, i due si erano incontrati di nuovo. E questa volta l’uomo di origini cubane aveva minacciato il consigliere di ferirlo con un coltello. «Quando esco ti vengo a prendere a casa – gli aveva detto – e ti taglio la gola, so dove stai di casa. Ti sgozzo, vengo a prenderti a casa e ti accoltello, bianchi di m…a, questa terra è nostra, ci abitavamo prima di voi e ce la riprenderemo, mangia spaghetti di m…a».
Quella sera, in centro, c’era anche un altro consigliere di maggioranza, che, sentendo le minacce rivolte al suo collega, aveva cercato di allontanare il trentaquattrenne. Per tutta risposta, si era sentito dire che avrebbe tagliato la gola anche a lui.
Disposta la perizia psichiatrica
In altre occasioni, il consigliere comunale di maggioranza aveva dovuto subire le minacce del trentaquattrenne che lo aveva anche inseguito e ripreso con un telefonino mentre lo insultava. «Buffone, fascista, pezzo di m… – gli aveva continuato a gridare contro – se ti prendo ti mando all’ospedale». Il consigliere, impaurito e preoccupato per quelle minacce aveva quindi deciso di sporgere denuncia.
Durante un controllo, il trentaquattrenne cubano era stato trovato anche con una mazza di ferro.
Coordinati dal sostituto procuratore Carmine Nuzzo, che ha contestato al trentaquattrenne l’aggravante dell’odio razziale, sono stati gli agenti della Digos della questura a svolgere le indagini. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio, il giudice Sergio Compagnucci, all’udienza preliminare, ha disposto, su richiesta dell’avvocato Malasoma, la perizia psichiatrica per valutare se il trentaquattrenne era capace di intendere e volere quando ha cominciato a tormentare e minacciare il consigliere comunale.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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