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Usa il bancomat rubato per comprare le siringhe

Quarantenne condannata per furto e per indebito utilizzo. Pochi giorni dopo il furto era stata ricoverata all’ospedale dopo l’assunzione di cocaina: era in preda a una “tempesta emotiva”
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Aveva utilizzato il bancomat che era dentro a un portafogli per fare alcuni acquisti in farmacia: siringhe, soluzione fisiologica. Era molto agitata, quando si è presentata nel negozio: la commessa, che se n’era accorta, si era subito stampata in testa il suo volto.

Tanto che, il giorno successivo, quando la donna è tornata nella stessa farmacia per comprare un’altra siringa e della soluzione fisiologica, la commessa le ha chiesto un documento. Il giorno precedente infatti, la donna aveva utilizzato un bancomat rubato. 

Da ricettazione a furto

Il proprietario della carta si era accorto di non avere più con sé la tessera quando gli era arrivata una email dalla banca che lo avvisava che erano stati fatti alcuni acquisti. Solo allora si era reso conto che non aveva più con sé il portafogli e per questo era andato a sporgere denuncia

Ai carabinieri c’è voluto poco per risalire all’identità della donna. Il giorno in cui erano stati fatti acquisti in farmacia e in una stazione di servizio, la dipendente del negozio aveva notato la quarantenne: era agitata, probabilmente era sotto effetto di sostanze stupefacenti. 

Dopo la denuncia, i militari erano andati in farmacia per avvisare il personale che era stato fatto un acquisto con una carta rubata. Per questo, il giorno successivo, una dipendente del negozio che il giorno prima l’aveva notata, le aveva chiesto i documenti. Identificata, la quarantenne senese è stata denunciata per ricettazione e indebito utilizzo di carte elettroniche. 

Il giudice Sergio Compagnucci, all’udienza preliminare, ha però riqualificato il reato: non più ricettazione, ma furto: la donna quindi, avrebbe rubato il portafogli al castiglionese per poi utilizzare la carta e probabilmente anche i contanti che c’erano dentro. 

Ricoverata per una “tempesta emotiva”

Difesa dall’avvocato Duccio Pagni del foro di Siena, la quarantenne all’epoca dei fatti (settembre 2021) faceva uso massiccio di cocaina, tanto che, pochi giorni dopo il furto era stata ricoverata all’ospedale: la donna era in preda a una “tempesta emotiva” che ne aveva limitato molto la capacità di intendere e volere. 

Poco dopo, aveva deciso di andare in comunità a disintossicarsi. 

Giudicata con il rito abbreviato, la quarantenne è stata condannata a 6 mesi e 300 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Il giudice ha disposto la sospensione condizionale subordinata al pagamento di un risarcimento di 2.000 euro all’uomo al quale aveva rubato il portafogli, oltre alle spese di costituzione di parte civile, liquidate in 2.950 euro. 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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