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Un cane randagio spaventa il Villaggio Curiel

È un pastore maremmano che da mesi si aggira nel quartiere tra le preoccupazione dei residenti. È intervenuta la municipale, ma l’animale non si è fatto prendere
Il pastore maremmano

GROSSETO. Quando è arrivato tra le case del Villaggio Curiel era poco più che un cucciolotto maschio di pastore maremmano. A distanza di diversi mesi è diventato un cane adulto e sta cominciando a far paura ai residenti della zona, soprattutto chi ha bambini o cani di piccola taglia. Non ha un proprietario, non è stato possibile scoprire se ha un chip perché non si lascia avvicinare, né si sa se è scappato o è stato abbandonato.

Di certo c’è che ha scelto il quartiere per vivere, «forse perché trova da mangiare», ipotizza una residente che si è rivolta alla redazione, dopo tanti tentativi andati a vuoto di recuperarlo, sia della polizia municipale che dei volontari dell’Enpa. 

«Per noi non sarebbe un problema se fosse custodito o adottato da qualcuno – dice la donna – basterebbe che fosse tenuto sotto controllo, per la nostra e la sua sicurezza, visto che si avventura per le strade dove passano le auto».

I timori degli abitanti 

Ciò che preoccupa i residenti del Villaggio Curiel è il rischio che il grosso pastore maremmano possa attaccare i loro animali di piccola taglia, che potrebbero essere visti come “intrusi” da una cane che è per sua natura molto territoriale, oppure che possa essere investito da un’auto o, ancora, causare un incidente, visto che diverse persone lo hanno visto in mezzo alla strada. «Il cane non si fa prendere – dice un cittadino – non c’è modo di avvicinarlo».

L’intervento della municipale

«La polizia municipale – riprende la donna – è venuta più volte, anche con l’ausilio di personale esperto, ma il cane non si fa prendere, è diffidente e si sposta di continuo. Ci hanno detto che stanno facendo il possibile e ci auguriamo che trovino il modo di catturarlo, che possa essere affidato e che trovi qualcuno che si prenda cura di lui».

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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