GROSSETO. Quando ha cominciato la sua attività, aveva poco più di vent’anni e non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Ma da giugno del 2021 a marzo del 2022, aveva cominciato a vendere piccole quantità di hashish ad alcuni amici.
Cessioni da pochi grammi, pagate al massimo 50 euro, in un’occasione, anche se di soliti il prezzo non superava mai i 10 o 20 euro.
Il giudice: «Non è inserito in canali criminali»
L’attività del ragazzo è andata avanti pochi mesi, finché è stato scoperto. Rinviato a giudizio per spaccio, di fronte al giudice dell’udienza preliminare Sergio Compagnucci, il venticinquenne, difeso dall’avvocato Giulio Torlone, ha chiesto che la pena fosse definita con un patteggiamento.
Richiesta che è stata accolta. Secondo il giudice infatti, nel caso del venticinquenne, si può ricondurre il fatto alla lieve entità: poche dosi, piccolo il quantitativo. «Il numero e il quantitativo oggetto delle cessioni – scrive il giudice nelle motivazioni della sentenza – e l’incensuratezza e la giovane età, sono elementi che depongono a favore di quest’ultimo e che inducono a ritenere che si tratti di un piccolo spacciatore, non inserito in canali criminali organizzati».
Il venticinquenne quindi, sconterà un anno e 8 mesi di reclusione e pagherà 8.000 euro di multa.
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