GROSSETO. Più passano le ore e più il giallo del cadavere in via Giordania sembra infittirsi: dopo il massiccio spiegamento di carabinieri di venerdì 19 maggio, questa mattina, sabato 20 maggio, la zona è avvolta nel silenzio totale, interrotto soltanto dal via vai di chi abita nelle roulotte al margine della zona artigianale. 

Nessun cane, nessun escavatore, niente militari. Quel fazzoletto di terra che va verso la ferrovia, sabato mattina, è tornato ad essere quello di sempre, con le vecchie auto dipinte parcheggiate accanto alle roulotte diventate case. 

Nessuna traccia del corpo

In piazza Lamarmora, alla caserma dei carabinieri, le bocche sono cucite. Ancor di più lo sono in via Monterosa, dove la sostituta procuratrice Valeria Lazzarini sta coordinando le indagini dei militari che venerdì mattina sono arrivati in via Giordania con i colleghi del nucleo cinofili e con i Ris.

Quel poco che si riesce a sapere arriva da fonti non ufficiali: nell’appezzamento di terreno, sarebbero stati trovati alcuni fazzoletti e alcuni oggetti sporchi di sangue ma nulla più di questo. Fazzoletti che potrebbero essere stati utilizzati in mille occasioni diverse, non necessariamente per pulirsi dopo un delitto.

Poco, probabilmente, per parlare di un omicidio avvenuto nella zona e di un cadavere nascosto in un campo. 

Eppure, i carabinieri di Grosseto, sarebbero venuti a sapere che in fondo a via Giordania, in un terreno adibito ad orto, sarebbe stato nascosto il cadavere di un uomo, ucciso probabilmente per un regolamento di conti. Forse uno straniero. 

Informazione, questa, che Michele Rossi, conosciuto da tutti con il soprannome di Ape, avrebbe confermato ai carabinieri. L’uomo, che abita in una roulotte nel campo allestito in via Giordania, dove il Comune, qualche anno fa gli impose di trasferirsi con tutte le sue vecchie auto, ne sarebbe certo: un uomo, vittima di aggressione, sarebbe morto e poi sarebbe stato sepolto in quel campo. 

Ricerche con i cani

Venerdì mattina, quando sono cominciate le ricerche nel tratto che va da via Giordania fino alla ferrovia, sono arrivati anche i carabinieri con i cani che hanno fiutato tutta l’area, senza però aver individuato (sempre che esista) il posto dove sarebbe stato nascosto il cadavere. 

Poi è arrivato anche un escavatore dell’Esercito, che ha scavato nei punti che sarebbero stati indicati ai carabinieri come il luogo dove sarebbe stato nascosto il corpo. Ma anche quel tentativo per cercare il corpo dell’uomo, è stato vano. 

Restano tante domande, alle quali ad oggi, non c’è risposta: chi è l’uomo che sarebbe stato ucciso? Perché? E soprattutto, da chi?

Domande alle quali i militari stanno cercando di dare delle risposte. 

Venerdì sera, infine, un uomo è stato sentito in caserma: forse il proprietario del terreno su cui i militari hanno scavato. Finora, senza esito.