MASSA MARITTIMA. I medici di base chiamano, il sindaco di Massa Marittima risponde. In sintesi è quello che è successo nella città del Balestro, dove il sindaco Marcello Giuntini, il direttore generale Usl sud est Antonio D’Urso, il direttore del distretto di zona Tania Barbi, il direttore del dipartimento tecnico Riccardo Antonelli, la dottoressa Linda Pinzuti e l’assessora alla salute Mariangela Gucci hanno annunciato la nascita della Casa della Salute in via Risorgimento 8.
Pochi medici e tante richieste
Con l’adeguamento alla linea tracciata dal Ministero della salute, ripreso in toto dalla Regione Toscana, anche Massa Marittima si è trovata a fare i conti con pochi medici di base e circa dieci mila residenti da assistere: cinque dottori in tutto, 1.800 pazienti ciascuno tra le frazioni di Valpiana, Tatti, Prata, Ghirlanda, Capanne e Niccioleta.
Il senso del dovere, il lavoro di medico scelto consapevolmente e le difficoltà che facilmente si possono immaginare, hanno portato i cinque professionisti ad elaborare una proposta: mettersi insieme per garantire un’assistenza degna e continuativa ai loro assistiti. Lo ha spiegato benissimo la dottoressa Linda Pinzuti proponendo a suo tempo al sindaco Giuntini la necessità di creare una struttura che potesse permettere ai medici di base di lavorare in sinergia assistiti anche dal personale infermieristico.
Il recupero dell’ex Inam
Interessati i vertici della ASL Toscana area sud est, l’idea è praticamente divenuta operativa, tanto che l’inaugurazione è prevista addirittura entro la fine del 2023. Fortuna ha voluto che in città si trovi un edificio di proprietà della Asl di cui però l’ente voleva disfarsi e che ben si presta alla funzione di Casa della Salute; si tratta dell’ex Inam conosciuto dai massetani come “ex mutua”, su cui saranno fatti solo investimenti di ripristino salvo l’efficientamento energetico e l’accessibilità in tutte le sue parti comuni. Al suo interno saranno ospitati i medici di base, gli assistenti sociali, i pediatri e alcuni uffici amministrativi, nonché la sede per effettuare le vaccinazioni: circa 1000 metri quadrati di superficie, di cui 600 a piano terra.
Per la dottoressa Barbi, «grazie a questo progetto polifunzionale sarà possibile prendere totalmente in carico il cittadino, lavorando in maniera integrata con l’ospedale».
Grande soddisfazione per il sindaco Marcello Giuntini «a cominciare dalla collaborazione che ha trovato in tutti i soggetti che partecipano al progetto».
«Purtroppo la Casa della Comunità Hub prevista dal Ministero della Salute, quale nuovo modello organizzativo dell’assistenza sanitaria nazionale, è prevista solo dove il numero dei residenti sia compreso tra 40 e 50 mila unità – specifica il direttore D’Urso – quindi per un piccolo comune come Massa Marittima questa è la soluzione per avere un riferimento diurno e continuo per tutti i cittadini che porterà al potenziamento del servizio sanitario soprattutto per i più fragili tra cui bambini, vecchi e portatori di handicap».
L’augurio di tutti, trovato l’accordo per una soluzione condivisa e partecipata, è che questa formula organizzativa possa attirare sul territorio nuovi medici che riconoscano la differenza tra il lavoro in affanno e una collaborazione che riporti i rapporti con i pazienti ai valori passati.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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