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Sentenza sui balneari, Sib e Fiba: «Ora tocca al Governo»

La sentenza della Corte di giustizia europea agita i balneari. Decisivo il tema della scarsità della risorsa in Maremma
Sentenza sui balneari, una veduta di Marina di Grosseto
Sentenza sui balneari, una veduta di Marina di Grosseto

GROSSETO. La sentenza della Corte di giustizia europea scuote il mondo dei balneari. Eppure ogni pronunciamento, con varie sfumature, dice la stessa cosa: le concessioni, in quanto tali, devono andare a gara.

Il capogruppo del Pd in commissione ambiente a Montecitorio ,Marco Simiani, così commenta: «È sconcertante come la destra continui ad ignorare la vicenda balneari nonostante la sentenza della Corte Europea».

«È oggi necessario prendere atto che la scelta del rinvio voluta dal governo Meloni abbia fallito ed iniziare a costruire un bando ad evidenza pubblica che valorizzi e dia certezze agli investimenti fatti dalle imprese».

«Il Partito Democratico è pronto a collaborare attivamente in Parlamento per raggiungere questo obiettivo. Continuare a non affrontare il problema potrebbe impedire una soluzione ponderata e concertata; penalizzando quindi proprio il lavoro e la professionalità degli operatori balneari».

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Marras: «Perso tempo prezioso»

Questo il commento dell’assessore regionale al turismo (e all’economia) Leonardo Marras.

«La sentenza della Corte europea sulle concessioni? Non aggiunge nulla a ciò che era già chiaro per la gestione delle spiagge italiane dopo la pronuncia del Consiglio di Stato e l’approvazione della legge sulla concorrenza dello scorso anno. Anzi, conferma che il governo ha solo perso tempo prezioso».

«Non possiamo arrenderci e rinunciare a difendere le ragioni di un settore che rappresenta un’eccellenza nazionale e che ha contribuito al rilancio del turismo dopo il Covid. È indispensabile mettere mano alla nuova norma senza ulteriori indugi, anche prendendo spunto dalla nostra legge regionale del 2016».

«Siamo pronti a collaborare e appena ci sarà un segnale di confronto, riattiveremo il tavolo regionale con le rappresentanze del settore e Anci per fare fronte unitario e non lasciare da sole imprese e Comuni».

Fiba Confesercenti: «Tante ombre e una piccola luce»

«La pronuncia di oggi della Corte di giustizia dell’Unione europea presenta molte ombre e qualche pallida luce» così Claudio Perini presidente Fiba, l’associazione dei balneari di Confesercenti, commenta la sentenza sulla Bolkenstein.

«C’è un’apertura sul concetto di non scarsità della risorsa, su cui noi insistiamo da sempre e che deve essere uno dei capisaldi della futura legge di riforma del settore».

«Anche sul tema degli indennizzi registriamo una piccola apertura di credito nei confronti della nostra categoria» sottolinea Pierini.

«Nel complesso riscontriamo quindi alcuni passi avanti rispetto alla devastante sentenza della plenaria del Consiglio di Stato del 2021».

«Ora è ancor più fondamentale che il Governo prepari la legge di riforma della materia, lavorando sulla modifica dell’articolo 49 del Codice della navigazione per spianare la strada ad un vero riconoscimento del valore aziendale delle nostre imprese – ribadisce con forza -. Allo stesso tempo, il Governo dovrebbe avviare la mappatura delle nostre coste, utilizzando i dati raccolti per rafforzare il concetto di non scarsità della risorsa e per togliere, dopo troppi anni, le nostre imprese dalle maglie di una direttiva europea che aveva tutt’altri destinatari».

Sib Confcommercio: «Non è detto che in Maremma servano le gare»

Il presidente del Sib, Sindacato italiano balneari della provincia di Grosseto, Daniele Avvento, commenta così la sentenza di questa mattina della Corte di Giustizia europea in materia di Bolkestein e balneari.

«La sentenza odierna della Corte di Giustizia europea sull’applicazione della direttiva Bolkestein al settore balneare chiarisce che deve essere lo Stato, ovvero il Governo e non la magistratura, a definire i criteri della scarsità della risorsa (in questo caso la scarsità delle spiagge) affinché possa essere applicata la direttiva europea anche agli stabilimenti balneari».

«La suprema Corte europea ha dunque smentito, di fatto, il Consiglio di Stato proprio sul punto derimente della scarsità. Questo significa che non è detto che per il litorale maremmano debbano essere indette le gare per la riassegnazione delle concessioni».

«Per forza di cosa bisognerà aspettare che il Governo stabilisca cosa si intende per scarsità delle spiagge e come e dove si misura tale scarsità. La Corte di giustizia europea, infatti, ha detto che lo Stato dovrà contemperare il quadro generale con le particolari situazioni locali caso per caso».  

«Per questa ragione anche dalla provincia di Grosseto chiediamo al Governo Meloni di sollecitare il Parlamento perché approvi una legge strutturale del settore che superi le disposizioni emanate dal Governo Draghi».

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