GROSSETO. Questa volta è partito dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Denunciandolo alla Procura regionale della Corte dei Conti e alla guardia di finanza. A firmare l’esposto è Michele Rossi, conosciuto da tutti con il soprannome di Ape. Il tribunale di Grosseto lo ha condannato a pagare 49.590 euro per le spese di rimozione delle auto, delle roulotte e per le spese di mantenimento e custodia degli animali che furono sgomberati da via Giordania.
Ottomila euro del totale sono stati spesi per mantenere 39 animali: due galli, sedici galline, due oche, dieci tacchini, sette anatre, due germani. Soldi sui quali ha messo gli occhi anche la Corte d’appello, alla quale si è rivolto Rossi. Tanto che nell’agosto dell’anno scorso il presidente istruttore ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Livio Sammatrice e ha sospeso l’esecutività provvisoria della sentenza impugnata. Nominando un ctu per valutare ogni singola voce di spesa.
Le ordinanze del sindaco
La vicenda risale al 2019 quando il sindaco firmò due ordinanze, la 51 e la 52, con le quali ordinava la rimozione delle auto, delle roulotte (una trentina in tutto) e degli animali da cortile che Rossi aveva con sé in via Giordania, dove era stato spostato nel 2013 da viale Sonnino.
Per tre giorni, alla fine di ottobre del 2019, i carroattrezzi delle officine e le ditte che si dovevano occupare dello smaltimento di alcuni manufatti, oltre che quelle che avrebbero poi accolto gli animali di Ape, fecero avanti e indietro per ripulire tutta l’area.
Il conto che arrivò a Rossi si aggirava intorno ai 15.600 euro. Soldi che Ape non ha pagato al Comune, che lo ha quindi citato in giudizio. Tra queste spese, 8mila euro erano state quelle sostenute dall’amministrazione per dare da mangiare agli animali da cortile, ai quali si aggiungevano 600 euro per la custodia.
Il tribunale di Grosseto, aveva poi condannato Rossi al pagamento di quelle cifre, per un totale di quasi 60mila euro. Contro quella sentenza, Ape ha presentato appello e i giudici fiorentini hanno nominato un consulente tecnico. Perché il conto presentato a Rossi è stato ritenuto salato.
«Tra le cifre richieste spese mai sostenute»
Non c’è soltanto la valutazione della congruità delle spese richieste all’attenzione dei giudici fiorenti. «Ci sono anche alcune voci di spesa – dice Rossi – che non sarebbero mai state corrisposte dal Comune alle aziende indicate nell’atto con cui mi sono stati chiesti i soldi. Non ci sono nemmeno le fatture».
Una segnalazione, questa, che è stata inserita nell’esposto presentato alla Corte dei conti e alla guardia di finanza. Voci di spesa che mancano e che sarebbero costate a Rossi 11.400 euro.
Auto e roulotte ancora nei depositi
Quindici auto tra le quali anche una Rolls Royce, quindici roulotte, i vestiti. Anche il gatto Nerino, rimasto in uno dei caravan, gli animali da cortile, una bicicletta a tre ruote per fare gli equilibrismi.
Dopo lo sgombero dell’area in via Giordania dove Ape era stato costretto a trasferirsi dopo lo sfratto da viale Sonnino, i mezzi sono ancora sotto sequestro. Suddivisi tra un deposito giudiziario e un’area adibita a rimessaggio che è stata autorizzata dall’Ente. «Ma i mezzi sono stati sequestrati illegittimamente – dice Rossi – perché erano tutti assicurati».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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