GROSSETO. Ancora una settimana e si concluderà il lungo lavoro per la verifica delle vaccinazioni anti-Covid nel personale sanitario che lavora nelle strutture pubbliche e private delle province di Grosseto, Siena e Arezzo. Non solo Asl e ospedali, dunque ma anche studi privati, Rsa, ambulatori di riabilitazione, farmacie. Ne è sicuro Giorgio Briganti, che ha raccolto il timone di Maurizio Spagnesi alla guida del dipartimento di Prevenzione della Asl Sudest, la struttura operativa cui la Regione ha affidato questa delicatissima partita che prevede la sospensione dal servizio senza stipendio per chi non si vaccina senza un valido motivo. Ora siamo al rush finale, con le ultime 80-85 posizioni da verificare, dalle 5mila individuate in tutte e tre le province.
«A giugno abbiamo inviato una lettera a 5mila dipendenti di strutture pubbliche e private, che esercitano una professione sanitaria, socio-sanitaria e socio-assistenziale, residenti nel territorio della Asl Sudest, non ancora vaccinate – spiega Briganti – per invitarle a regolarizzare la posizione. Dunque, avviare il percorso di immunizzazione o documentare l’impossibilità a vaccinarsi per ragioni di salute. Ad agosto abbiamo mandato un secondo avviso a circa 1500 persone, delle quali 350 residenti in provincia di Grosseto, indicando un termine perentorio entro il quale mettersi in regola. Dopodiché, come previsto dal decreto legge 44/2021 è stata notificato un verbale di inadempienza a chi non si è vaccinato, al datore di lavoro e all’ordine professionale di appartenenza».
In provincia di Grosseto, ad oggi 13 ottobre, dei circa 350 secondi invii, 149 sono accertamenti di inadempienza, 109 sono le persone che nel frattempo si sono vaccinate, 52 quelle che hanno prodotto la documentazione medica, circa 40 sono le situazioni ancora da verificare. Va precisato che si tratta di persone che abitano a Grosseto, che lavorano in ambito sanitario o di interesse sanitario non solo in Maremma ma anche in altre province o regioni.
Intanto, all’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto sono arrivate 33 segnalazioni per la procedura di sospensione dall’albo, delle quali 6 già revocate, mentre l’Ordine dei Medici ha effettuato 3 sospensioni, mentre altrettante ne ha revocate.
La situazione nelle strutture della Asl a Grosseto
Sono 54 le persone non vaccinate che lavorano in ospedale o nelle strutture della Asl a Grosseto, su circa 2.700 dipendenti che svolgono professioni sanitarie in Maremma. In tutta la Asl sono 128, su circa 9.500 persone che svolgono professioni sanitarie.
In questo caso, però, la situazione è opposta alle notifiche inviate dal dipartimento di Prevenzione, perché a essere sospesi sono i dipendenti della Asl a prescindere dalla residenza. Dunque la comunicazione di inadempienza è arrivata anche da altre province e regioni. Per loro la sospensione senza stipendio termina il 31 dicembre, spiega il direttore del dipartimento delle Risorse umane della Asl, Dario Rosini, «o appena si mettono in regola, salvo modifiche della legge. In tutta la Asl, 20 dipendenti sono stati riammessi al lavoro perché nel frattempo si sono vaccinate, altri sono stati spostati ad altre mansioni quando è stato possibile, secondo quanto prevede lo specifico regolamento che abbiamo adottato alcuni mesi fa», conclude Rosini.
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli