Lo arrestano e scoprono che usava 6 nomi diversi | MaremmaOggi Skip to content

Lo arrestano e scoprono che usava 6 nomi diversi

Vedono arrivare le volanti e scappano. Uno si nasconde dentro un’attività e per fuggire aggredisce un agente. Durante gli accertamenti è venuto fuori che l’uomo aveva un mandato di arresto a suo carico
Le volanti della polizia

GROSSETO. Ieri, giovedì 11 aprile, intorno alle 16.20 è stato arrestato un ragazzo tunisino per resistenza a pubblico ufficiale. La volante della polizia stava passando da via Porciatti, quando gli agenti hanno notato alcuni ragazzi di origine nordafricana, che appena hanno visto la volante sono scappati

Uno di loro si è nascosto dentro un negozio vicino alla via e, per scappare dall’attività, ha aggredito un poliziotto. Gli agenti, dopo averlo arrestato, hanno scoperto che aveva utilizzato almeno 6 nomi diversi, tutti di persone incensurate.

Oggi, venerdì 12 aprile, il giovane tunisino è stato portato in tribunale, dove il vice procuratore onorario Leonardo Brogi, ha chiesto la convalida dell’arresto, che è stata confermata dalla giudice Ludovica Monachesi. Inoltre la magistrata ha imposto al tunisino il divieto di dimora.

L’uomo, difeso dall’avvocato Riccardo Cavezzini, sarà comunque portato in carcere, a causa di una sentenza del tribunale di Firenze che pendeva sulla sua testa e che è stata eseguita.  

L’aggressione al poliziotto

Gli uomini, alla vista della volante, hanno iniziato a scappare, disperdendosi. I poliziotti hanno iniziato a seguirli e uno di loro si sarebbe nascosto dentro un negozio di divani.

Il fuggitivo avrebbe poi aggredito uno dei poliziotti colpendolo con un pugno al volto per provare ad uscire dal negozio. Dopodiché gli agenti sono riusciti ad ammanettarlo.

Dopo l’arresto, hanno controllato le sue impronte digitali, scoprendo che l’uomo aveva un mandato di cattura emanato dal tribunale di Firenze, per cui sconterà 2 anni di carcere.

Il tunisino usava 6 nomi diversi, nomi da cui sono usciti diversi procedimenti penali a suo carico, per furto in appartamenti, scippi e rapine. L’avvocato Cavezzini ha chiesto il termine alla difesa, che è stato accettato dalla giudice Monachesi.

 

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