L'addio al farmacista, la figlia: «Grazie a chi ci è stato vicino» | MaremmaOggi Skip to content

L’addio al farmacista, la figlia: «Grazie a chi ci è stato vicino»

Giovanni Tasso, farmacista di Monticello, muore 7 mesi dopo la caduta dal terrazzo. La figlia Artibana ringrazia tutti coloro che le sono stati vicini
Giovanni Tasso con le figlie Artibana e Filomena
Giovanni Tasso con le figlie Artibana e Filomena

GROSSETO. Ieri, mercoledì 10, si sono svolti i funerali di Giovanni Tasso, da trent’anni il farmacista di Monticello Amiata, un punto di riferimento per la deliziosa frazione di Cinigiano. Giovanni aveva solo 65 anni.

Il suo calvario andava avanti da settembre quando, per cambiare un tubo della caldaia, era caduto dal terrazzo di casa, a Monticello. Da allora non si è più ripreso, finché lunedì 8 aprile è deceduto.

Lascia due figlie, Artibana e Filomena e i due amatissimi nipoti, Francesco e Giorgio, che erano le sue ragioni di vita, oltre al lavoro in farmacia.

La figlia Artibana: «Un grazie ai medici, ai reparti, a chi ci è stato vicino»

Ora la figlia Artibana, distrutta dal dolore, ringrazia tutti coloro che sono stati vicini a lei e alla sorella Filomena in questi difficili mesi.

«Sono stati mesi difficili e dolorosi – ci dice -, ma durante i quali ci sono state persone che ci sono state accanto con professionalità, rispetto e anche amore. In particolare mi sento di ringraziare le dottoresse Anna Paola Pecci e Luciana Cerratti, dell’Hospice, che hanno ridato a nostro padre la dignità di uomo».

Dopo l’incidente domestico il dottor Tasso è stato anche a Siena, nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica e rianimazione 2: «Qui sono stati tutti molto attenti, umani e professionali, a partire dal dottor Giuseppe Oliveri e poi i dottori Mancuso, Batani e Giovanni Coratti (fratello di Andrea, ndr). Sono stati vicini a mio padre senza risparmiarsi un attimo».

Per stare vicina al padre Artibana Tasso, che è infermiera, ha avuto bisogno di tanta comprensione da parte delle persone che lavorano con lei: «Le mie superiori, Serena Mariottini ed Elisabetta Ruberto, sono state veramente disponibili nei miei confronti. E con loro tutto il personale del polo endoscopico. Alcuni di loro, in questi sette mesi, sono stati come una famiglia».

Infine un pensiero per le amiche, Alessia e Valentina: «Cito loro perché sono le amiche che mi sono state sempre vicine, ma sono tante le persone che mi hanno aiutato a sopportare il dolore e vorrei mandare un pensiero a tutte».

Dopo il funerale di mercoledì 10 la salma di Giovanni Tasso è stata cremata.

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