ORBETELLO. Almeno 5 tentativi di truffa in una sola mattina, fra Orbetello, Fonteblanda e Porto Santo Stefano: in quattro casi gli anziani, chiamati a casa da falsi carabinieri, sono stati pronti e non ci sono cascati.
In un quinto caso, invece, l’anziana ha creduto alle persone al telefono e ha consegnato una grossa somma ai delinquenti. Che poi, per una persona di una certa età, cadere in una truffa come questa è un trauma che va ben oltre i soldi persi. Perché si sente mortificata e, spesso, cade in depressione.
Ma ai truffatori, di questo, importa poco.
Il falso incidente e i carabinieri
È il collega Vittorio Patanè, che ci racconta cosa è successo alla suocera.
«Mia suocera ha 86 anni, ma è sveglia come poche. È stata chiamata al telefono e una persona, qualificandosi come carabiniere, le ha detto che la figlia, cioè mia moglie, aveva avuto un incidente grave. E che, addirittura, c’erano stati morti. Poi la persona le ha passato un altro, dicendo che si trattava del maresciallo. Questo è andato avanti spiegando che la donna era trattenuta in caserma e serviva una cauzione. E che doveva andare con loro alle Poste per ritirare i contanti da consegnare loro».
La suocera di Vittorio non ci è cascata. Ha detto di richiamare e ha invece telefonato alla figlia. Che, ignara di tutto, era a casa tranquilla.
«Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri, quelli veri. E ci hanno detto che in tutta la mattina c’erano stati altri casi».
Evidente che i truffatori erano in zona e hanno provato e riprovato, finché qualcuno ci è cascato.
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