PORTO SANTO STEFANO. Hanno accompagnato il carro funebre con la salma del confratello della Misericordia Libero Schiaffino fino al traghetto per l’isola del Giglio. Lo hanno voluto salutare così, con le sirene accese, prima del suo ultimo viaggio verso la sua isola, accommiatandosi da lui con la preghiera di don Adorno.
L’ultimo saluto dei confratelli a Libero
Sabato 14 dicembre, i soccorritori e le ambulanze della Misericordia sono arrivati sulla banchina del porto da dove è salpato il traghetto per l’isola del Giglio.
«Abbiamo voluto portare il nostro saluto e omaggio al confratello Libero Schiaffino della Misericordia dell’Isola del Giglio», ha detto il governatore Roberto Cerulli a margine della breve cerimonia di saluto che si è tenuta a Porto Santo Stefano, prima della partenza del traghetto, con il feretro a bordo, per l’ultimo viaggio verso l’isola.
Una preghiera semplice, presieduta da don Adorno Della Monaca, Correttore del comitato provinciale delle Misericordie. Durante la preghiera, al fianco della moglie di Libero, ne ha ricordato la figura e l’impegno nella Misericordia e in tante attività al Giglio, per concludere con la missione sul confine ucraino del 2023 per portare gli aiuti umanitari.
Le sirene delle ambulanze hanno accompagnato il traghetto fino all’uscita del porto.
Una cerimonia di saluto semplice ma toccante e partecipata. Presenti sul porto anche tanti amici di Libero per salutarlo per l’ultima volta.
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