GROSSETO. Il comunicato stampa inviato da Andrea Vasellini e Alessandro Bragaglia ha creato un po’ di scompiglio in tutto il Comune di Grosseto. Un comunicato che, secondo l’opposizione, è un atto d’accusa nei confronti del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e di tutta l’amministrazione comunale. Il pomo della discordia è l’utilizzazione delle cooperative “di sinistra”, che sarebbero coinvolte per mantenere uno status quo politico.
Cooperative, sempre secondo Vasellini e Bragaglia, che non soddisfano le reali esigenze del territorio. Come se il benessere dei cittadini, la sanità, il turismo e i servizi all’educazione abbiano una bandiera politica da rispettare.
«È un’accusa pesantissima quella lanciata dai consiglieri Vasellini e Bragaglia del gruppo Vivarelli Colonna sindaco contro lo stesso sindaco, alla guida di un’amministrazione comunale che, a loro dire, sarebbe coinvolta in un “sodalizio” – scrive in una nota stampa Carlo de Martis, capogruppo Grosseto Città Aperta – con realtà del terzo settore di sinistra, tale da configurare una macchina ben oliata per canalizzare risorse e consenso politico».
De Martis: «Sindaco risponda»
Vasellini e Bragaglia hanno puntato il dito sulla gestione del settore socio-sanitario e altri settori strategici, dove secondo loro non sono premiate né la bontà né le competenze. Questo a favore di legami con soggetti che da anni operano per mantenere uno status quo politicizzato.
«Al di là dei toni grotteschi del comunicato, con slogan macchiettistici come “prima gli italiani”, la questione è terribilmente seria, e sollecitiamo il sindaco ad uscire dal silenzio in cui si è trincerato, chiarendo se le accuse che gli sono rivolte hanno un qualche fondamento – scrive de Martis – Le pubbliche amministrazioni devono assegnare servizi ai privati attraverso gare e regole pubblicistiche, tali da garantire la competenza e l’idoneità di chi è individuato».
«Affermare che nel comune di Grosseto ciò non avverrebbe significa mettere in discussione la trasparenza, la correttezza e, in ultima istanza, la legittimità dell’agire della nostra amministrazione comunale: dei suoi dirigenti, del suo segretario, dei suoi assessori, del suo sindaco – continua il capogruppo – Se dispongono di elementi concreti, i consiglieri Vasellini e Bragaglia si rechino immediatamente presso la Procura della Repubblica a denunciare ciò che sanno».
Altrimenti, secondo de Martis, mostrerebbe che un giorno sì e l’altro pure c’è chi si sveglia per allargarsi l’orticello colpendo qualcuno dei propri alleati. «Nella più totale indifferenza verso gli interessi e i bisogni reali di una comunità sprofondata in tutte le classifiche sulla qualità della vita – dice il capogruppo – ma anche nella più assoluta indifferenza per le prerogative del sindaco, ridotto al rango di spettatore passivo. In effetti per Vivarelli Colonna ogni giorno ha la sua pena. A volte pure due».
Le accuse agli assessori e la privatizzazione
Le accuse di Vasellini e Bragaglia colpiscono più di un assessore, secondo la lettura che ne dà De Martis. Basti pensare alla rete delle cooperative a cui si affidano l’assessore Luca Agresti per l’erogazione dei servizi culturali, l’assessora Angela Amante per l’erogazione dei servizi educativi, l’assessore Riccardo Megale per l’accoglienza turistica e l’assessora Chiara Vazzano per l’erogazione dei servizi socio-sanitari.
«Un attacco particolarmente pesante nei confronti del sindaco, considerato che il punto nevralgico della loro denuncia è quel settore socio-sanitario di cui Vivarelli Colonna è il presidente del Coeso, Società della salute – scrive de Martis – E proprio in questa veste sta incontrando tutte quelle realtà del terzo settore che forniscono al Coeso il loro importante contributo».
«Dobbiamo immaginare che siano quelle le realtà nel mirino del duo Vasellini-Bragaglia? Sarebbe interessante se fossero più espliciti nel lanciare certe accuse, assumendosene la piena responsabilità – continua – Così come sarebbe interessante capire di quale idea di amministrazione della cosa pubblica vogliono farsi portatori, specie nel delicato ambito socio-sanitario, quando invocano “nuove gestioni più ambiziose”».
Secondo de Martis anche nel comune di Grosseto si sta seguendo la privatizzazione dei servizi di assistenza. Condizione che andrà a discapito di chi non può permettersi un’assistenza sanitare e assistenziale privata. «Pensiamo di non sbagliare se interpretiamo un simile linguaggio con la volontà, d’altronde coerente con le politiche della destra, di spingere ulteriormente su processi di privatizzazione dei servizi di assistenza a discapito del sistema pubblico – conclude – E, quel che più grave, è che andrà a discapito di tutti i cittadini che non possono permetterselo, economicamente parlando».
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli