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L’omaggio all’Emilia nella Festa della Repubblica

Il discorso di Sergio Mattarella è stato affidato a Elena Monti, giovane studentessa. La prefetta Berardino: «I Comuni ora saranno i protagonisti del cambiamento, finalmente gli squilibri tra centro e periferie potranno essere colmati». Consegnate le onorificenze – IL VIDEO
2 giugno 2023 festa della repubblica a Grosseto
Alcune immagini dei festeggiamenti in piazza Rosselli a Grosseto

GROSSETO. La Festa della Repubblica in città è stata festeggiata per la prima volta davanti alla Prefettura. Oggi, 2 giugno, in piazza Rosselli, tutte le autorità civili e militari si sono ritrovate sotto la bandiera italiana, issata sopra le note dell’Inno di Mameli suonato dalla Filarmonica banda città di Grosseto.

A leggere il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stata quest’anno la giovane Elena Monti. Mattarella non ha dimenticato di ricordare anche le popolazioni vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna e la pronta risposta di tutti i cittadini italiani. In molti anche dalla Maremma sono accorsi in loro aiuto. 

 

 
 
 
 
 
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Le parole della Prefetta

I saluti della prefetta Paola Berardino si sono estesi a tutto il territorio, rinnovando un patto di fiducia che vede nei cittadini i protagonisti della Repubblica italiana, arrivata al suo 77esimo anniversario dalla fondazione. «Sono trascorsi quasi due anni dal mio insediamento presso questa sede e la conoscenza diretta e approfondita del territorio – ha detto Berardino –  che ho potuto acquisire grazie alla disponibilità al dialogo e al confronto con le tante componenti vitali di questa comunità, mi hanno restituito l’immagine di una provincia meravigliosa, che è andata ben oltre alle originarie aspettative».

Confronto soprattutto con i sindaci dei 28 Comuni che ora, con il Pnrr, sono chiamati ad assumersi grandi responsabilità. «Abbiamo l’opportunità di colmare ritardi strutturali, per rafforzare strategie di sviluppo sostenibile, per ammodernare la pubblica amministrazione, per allungare il passo nell’innovazione, per potenziare il
welfare – dice ancora la prefetta Berardino – C’è la possibilità per il nostro Paese di ridurre i propri squilibri interni, di stare al passo con i tempi, anzi di accelerare nelle transizioni ecologica e digitale. Davanti a noi si presenta una stagione di grandi prospettive e di decisioni impegnative. I Comuni ne saranno certamente un motore».

Successivamente, in Prefettura, sono state consegnate le Onorificenze al merito della Repubblica italiana (Omri).

2 giugno: ecco gli 11 insigniti

L’Ordine al merito della Repubblica italiana è il primo degli Ordini cavallereschi nazionali di cui è capo il Presidente della Repubblica e che attesta pubblicamente il particolare valore di uomini e donne che hanno acquisito benemerenze verso la Nazione, in vari campi, dalle scienze, alle arti. Possono essere insignite persone che si distinguono in attività sociali, filantropiche, umanitarie, e chi ha prestato lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.

  • Giuseppe Adinolfi (ufficiale Omri), colonnello dell’Arma dei carabinieri e comandante provinciale di Grosseto.
  • Gabriella Papponi (ufficiale Omri), dirigente scolastico a riposo, presidente della Fondazione polo universitario grossetano.
  • Domenico Ponziani (ufficiale Omri), dirigente superiore della polizia di stato a riposo, già questore di Grosseto.
  • Claudio Fantoni Antoni (cavaliere Omri) responsabile operativo e commerciale della Battistolli Spa Grosseto.
  • Lucia Giustarini (cavaliere Omri) funzionario del Ministero beni culturali all’archivio di Stato di Grosseto, a riposo.
  • Pietro Grandini (cavaliere Omri) imprenditore.
  • Manuele Langone (cavaliere Omri) maresciallo capo della Guardia di Finanza.
  • Cesira Nencioni (cavaliere Omri) dirigente medico direttore Unità operativa complessa di malattie infettive dell’ospedale “Misericordia” di Grosseto.
  • Stefano Pacini (cavaliere Omri) comandante della polizia provinciale di Grosseto.
  • Sandro Poli (cavaliere Omri) dirigente Ente nazionale idrocarburi, a riposo.
  • Angelo Soldatini (cavaliere Omri) insegnante a riposo, Rettore Società Terzieri Massetani di Massa Marittima.

La cerimonia ha visto anche la consegna di due medaglie d’onore, che il presidente della Repubblica concede ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti. Sono state consegnate a Carlo Cavanna, alla memoria del padre Bruno Cavanna internato militare italiano. E a Francesca Ferri, alla memoria del nonno Ferruccio Ferri, internato militare italiano.

La prefetta si è congratulata con sorella Franca Caporali Vaglio, recentemente destinataria del prestigioso riconoscimento della “Medaglia Florence Nightingale”.

Tra i premiati anche Cesira Nencioni, dirigente all’ospedale di Grosseto

Cesira Nencioni è tra gli insigniti con l’Onorificenza al merito della Repubblica italiana. È dirigente medico direttore dell’Unità operativa complessa di malattie infettive dell’ospedale “Misericordia” di Grosseto. «Per me è un onore e un grande orgoglio ricevere questo riconoscimento. Ringrazio molto il capo dello Stato, presidente Mattarella e la prefetta Berardino – commenta Nencioni – Ritiro l’onorificenza ma sottolineo che se oggi siamo fuori dall’emergenza sanitaria che ha travolto il mondo, è solo ed esclusivamente grazie all’impegno corale di tutti gli operatori sanitari che non si sono mai tirati indietro, affrontando con coraggio momenti difficili e cambiamenti. L’esperienza Covid ha dimostrato ancora una volta come il lavoro di squadra sia fondamentale soprattutto quando si tratta della salute delle persone».

«Faccio i più sinceri complimenti alla dottoressa Nencioni, insignita di uno dei più importanti meriti dello Stato – dichiara il direttore generale Antonio D’Urso – Questa è la testimonianza che la Asl Toscana sud est e quindi i cittadini delle tre province possono contare su professionisti di grande capacità, competenti e ricche di doti umane. Le malattie infettive, insieme a pneumologia, prevenzione, terapia intensiva, medicina interna e generale, emergenza-urgenza e molte altre, sono tra gli ambiti maggiormente coinvolti dal Covid. La dottoressa Nencioni e tutti i suoi collaboratori, in sinergia con i colleghi, medici, infermieri, oss, ecc., ha saputo gestire una situazione nuova e complicata – conclude – che ha messo in discussione molte procedure e altrettante certezze, vivendola anche in prima persona. Ancora congratulazioni».

 

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