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Le scarpette rosse di Giada per un Natale senza violenze

La città si veste a festa con le luminarie. Ma c’è una commerciante che ha deciso di lanciare un messaggio di speranza e contro la violenza di genere
Giada Priami e i suo negozio addobbato per Natale
Giada Priami e gli addobbi per il suo negozio

FOLLONICA. In linea con la tradizione, il Comune ha acceso le mille luci della città lo scorso otto dicembre.

Ma c’è qualcun altro che contribuisce non poco a far luccicare le vie della città. Sono i commercianti che ogni anno ci mettono del proprio per presentare Follonica colorata e luminosa durante il periodo natalizio. Commercianti come Giada Priami, che ha realizzato un addobbo originale e allo stesso tempo profondo.

Giada Priami e il Natale in rosso

Tra tutte le installazioni di Follonica ce n’è una che emerge con tutta la forza del significato che la sua ideatrice, Giada Priami appunto, ha messo nel solo pensarla. Si tratta di un’installazione natalizia fondamentalmente tradizionale che incornicia l’ingresso del negozio “Ginas” che Giada gestisce da qualche anno in via Roma.

Il tema natalizio in questo caso non cancella i temi di attualità. Tra questi quello che più ha toccato il cuore delle persone viste le recenti cronache nazionali: quello della violenza sulle donne. È così Giada ha pensato di unire le due facce di questo Natale con gli addobbi. Unendo un tema così importante alle festività, utilizzando un comune denominatore, il colore rosso.

«Rosso è il Natale, perché rosso è il colore dell’amore e della speranza. Rosse sono le scarpette divenute simbolo della lotta alla violenza sulle donne – spiega Giada – Ho pensato che queste due cose potessero essere unite in un messaggio unico, che diventasse più forte degli stessi presi separatamente».

Il Natale a Follonica

Il centro, come di consueto, è la zona con più attività commerciali e quindi una di quelle più frequentate, ma anche negli altri quartieri l’attesa del Natale è palpabile.

In questo 2023 la città brilla anche di luce propria e ci tiene a rendere questi festeggiamenti particolarmente speciali visto questo è l’anno che compie 100 anni.

Da questo punto di vista alcuni cittadini hanno fatto notare che il simbolo della città, quel cancello che rappresenta le origini e la storia della vecchia città-fabbrica sia stato lasciato “al buio”. Secondo loro proprio lui, Il Cancellone, avrebbe dovuto essere quello su cui si dovevano concentrate maggiormente le luci di una doppia festa.

Tutti i torti probabilmente non li hanno a giudicare dalle comparazioni che sono state pubblicate anche sui social media:

Le illuminazioni del cancello dell'Ex Ilva
Le illuminazioni sl cancello dell’Ex Ilva

 

 

 

 

 

 

 

 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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