SASSOFORTINO. Con un bel pranzo in compagnia di tutte le famiglie dei partecipanti, sabato 20 luglio si è conclusa la prima edizione di Protezione civile in campo, il campo scuola organizzato dalla Pubblica Assistenza di Sassofortino in collaborazione con Anpas Toscana.
Cinque giorni di formazione e divertimento per i 30 partecipanti, ragazzi e ragazze dai 9 ai 13 anni, che si sono trovati a provare delle nuovissime esperienze stimolanti e importanti per il loro futuro.
Con i vigili del fuoco e a conoscere Pegaso
Tutti hanno partecipato con entusiasmo alla costruzione del campo base di protezione civile nel campo sportivo di Sassofortino, dove poi hanno vissuto per i giorni successivi.
Emozionante la visita al comando dei vigili del fuoco di Grosseto, con il personale di una gentilezza disarmante pronto a rispondere alle domande dei giovani visitatori e mostrare loro i mezzi e i macchinari. Esperienza unica poi la visita all’elisuperficie dell’ospedale Misericordia di Grosseto, dove i nostri ragazzi e ragazze sono stati accolti calorosamente dallo staff di Pegaso 2. Medici, infermieri, tecnici e piloti, si sono sottoposti con grande gentilezza alle domande, mostrando il funzionamento dell’elicottero e spiegando come funziona la complessa macchina del soccorso.
Con gli amici della Vab, ragazzi e ragazze hanno potuto capire come si sviluppa un incendio e imparare le buone pratiche di protezione civile per prevenirlo, oltre a provare ad utilizzare le lance delle autobotti dell’associazione per spegnere i focolai. Singolare esperienza il montaggio della vasca di pescaggio per l’elicottero, a cui tutti hanno partecipato divertendosi.
Successivamente il nucleo cinofili Anpas ha strutturato una bellissima giornata di dimostrazione e formazione nei boschi della vicina Roccatederighi, con i cani che hanno inscenato una ricerca al disperso seguiti da ragazzi e ragazze sempre più partecipativi.
Pronti a dare l’allarme in caso di emergenza
Tutti si sono cimentati poi nella formazione BLS (basic life support), imparando anche le regole della comunicazione in caso di emergenza e imparando a effettuare efficacemente le manovre salvavita come il massaggio cardiaco e la disostruzione, fino a prestare le prime cure a un disperso (manichino) ritrovato in una zona boschiva impervia e trasportarlo in ambulanza con l’ausilio della tavola spinale.
La vita al campo è trascorsa serenamente, ragazzi e ragazze hanno imparato a vivere le giornate nella loro totalità, mettendo da parte i telefoni cellulari, tra una partita a pallone e tante secchiate d’acqua, nella piena collaborazione e condivisione degli spazi. Una grande vittoria per l’associazione Sassofortinese, che con l’aiuto delle donne del paese che si sono messe a disposizione nelle cucine, e con l’aiuto delle associazioni amiche Humanitas Grosseto e Vab colline metallifere, ha dato vita al primo grande campo scuola di protezione civile.
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