ORBETELLO. Il mondo guarda alla Cooperativa dei Pescatori e la prende come esempio. Giovedì 26 settembre i pescatori di Orbetello hanno accolto una delegazione proveniente dalla Corea del Sud, la quarta dall’inizio dell’anno, segno che il modello dei pescatori orbetellani continua ad attirare interesse internazionale. 

Durante la visita si è parlato di pesca, trasformazione del prodotto e del temuto granchio blu, la specie invasiva che sta mettendo a dura prova le coste italiane, ma anche di ambiente e di un ecosistema fragile che richiede attenzione e tutela.

Un futuro incerto per la laguna

 Nonostante l’attenzione da parte di delegazioni straniere è il destino della laguna a tenere banco. Anche se dopo la moria dei pesci del luglio scorso, l’attenzione sembra maggiore, così come le  volontà di evitare catastrofi future.

Troppo importanti le acque della laguna, che per anni hanno garantito la sopravvivenza di una delle cooperative di pescatori più iconiche d’Italia, che  rischiano di essere compromesse. «Orbetello è sotto i riflettori del mondo – dice Luigi Piro, presidente della cooperativa – ma sembra che qui pochi lo comprendano». 

La battaglia dei pescatori: un modello da difendere

 Il modello dei pescatori di Orbetello è un esempio unico, basato su una pesca sostenibile e una profonda conoscenza del territorio. Eppure, il cammino non è privo di ostacoli.

I cambiamenti climatici, l’inquinamento e le specie aliene come il granchio blu rappresentano delle sfide colossali. Nonostante tutto, la cooperativa non demorde. «Abbiamo affrontato crisi ben peggiori in passato –  continua Piro – e non ci fermeremo adesso».

Con un team sempre più determinato e la guida di un presidente che non molla, i pescatori continuano a combattere per il futuro della laguna e per il rilancio delle proprie attività.

Il ruolo degli esperti: decisioni e responsabilità

 La delegazione coreana ha avuto modo di discutere delle strategie e delle tecniche di gestione della pesca che da anni caratterizzano il lavoro a Orbetello. Tuttavia, il futuro della laguna non può essere deciso solo dai pescatori.

«Il futuro? Sul futuro devono decidere gli esperti – riflette Piro – e devono assumersi le loro responsabilità. Noi siamo pronti a fare la nostra parte».

Gli incontri con le delegazioni straniere rappresentano una speranza di rilancio per la cooperativa, una vetrina internazionale che mette in luce le potenzialità di questo modello virtuoso. Ma affinché il futuro sia luminoso, è necessario che l’attenzione sul destino della laguna non si affievolisca.

Orbetello al centro del mondo

Portare il nome di Orbetello nel mondo è un’opportunità che non può essere sottovalutata. La cooperativa continua a difendere la sua storia e il suo ecosistema, anche se, purtroppo, sembra che per qualcuno ciò non sia importante. Il rischio è che la storia di Orbetello e dei suoi pescatori possa scomparire se non si interviene con la giusta attenzione.

Il futuro della laguna è nelle mani degli esperti, ma il lavoro e la determinazione di chi ci vive sono fondamentali. Orbetello resiste, con i suoi pescatori sempre in prima linea e con la cooperativa guidata da Luigi Piro pronta a dare battaglia, in attesa che il mondo non solo la guardi, ma agisca per proteggerla.