MONTE ARGENTARIO. La comunità di Porto Santo Stefano e dell’intero Argentario piange la scomparsa di Eraldo Nieto, 88 anni, storico giornalista e figura di spicco del territorio.
Lascia la moglie Vittoria, le figlIe Franca, Alessandra e Roberta e cinque nipotini.
Per decenni corrispondente de La Nazione, Nieto è stato molto più di un cronista: era una voce autorevole e rispettata, capace di raccontare con eleganza e sobrietà i fatti, mantenendo sempre una netta distinzione tra informazione e opinione, come ogni buon giornalista dovrebbe fare.
Nieto, narratore discreto e appassionato del territorio
In un’epoca in cui le notizie si consumano rapidamente, Eraldo Nieto rappresentava il giornalismo tradizionale, quello dei giornali cartacei, fatto di approfondimenti accurati e reportage dettagliati.
Attraverso i suoi articoli, Nieto ha dato vita ai racconti della Costa d’Argento, immortalando la quotidianità e gli eventi straordinari della sua comunità. Con il suo stile equilibrato e sobrio, ha contribuito a mantenere alta la qualità dell’informazione locale.
Un uomo al servizio della sua comunità
Oltre alla sua carriera giornalistica, Nieto è stato un vero punto di riferimento per Porto Santo Stefano.
Anima dell’Argentario Calcio e del Comitato Palio, il suo impegno per il territorio si è espresso anche nelle numerose attività organizzative che ha portato avanti con passione, saggezza e autorevolezza. Sempre disponibile e conciliante, ha ricoperto anche il ruolo di presidente di sezione elettorale, incarnando un modello di equilibrio e integrità.
Un grazie da tutto l’Argentario
In queste ore, la comunità argentarina si stringe nel ricordo di un uomo che ha dato tanto al territorio.
“Ciao Eraldo,” scrivono in molti, con un grazie sentito per tutto ciò che ha rappresentato. La sua autorità elegante e la sua dedizione resteranno un esempio per chiunque voglia contribuire alla crescita della comunità.
Il vuoto lasciato da Nieto sarà difficile da colmare, ma il suo ricordo vivrà nelle pagine dei giornali che ha scritto e nei cuori di chi lo ha conosciuto. Grazie di tutto, Eraldo. Riposa in pace.
Eraldo Nieto: da bottegaio a giornalista
«Anche io che scrivo lo conobbi da bambino, quando da Milano passavo le vacanze a Porto Santo Stefano, fu lui, in qualche modo, ha farmi innamorare del giornalismo. Eraldo non era solo un giornalista; era un uomo autentico, che sapeva trasformare la quotidianità in qualcosa di straordinario».
«Con sua moglie Vittoria, gestiva un negozio di alimentari, uno di quelli che oggi difficilmente si trovano, dove potevi trovare davvero tutto. I miei nonni con cui alloggiavo, mi mandavano spesso a fare la spesa da loro. Ricordo con affetto quei momenti: dove tra due etti di mortadella e mezzo chilo di pane, accadeva sempre qualcosa che mi affascinava».
«Squillava il telefono, ed Eraldo se c’era gente chiamava sua moglie, ma se eravamo soli mi chiedeva di aspettarlo. Prendeva il ricevitore e davanti ai miei occhi si trasformava da bottegaio a giornalista. Dettava i suoi articoli con una preparazione e una professionalità che mi lasciavano senza fiato. Andavo spesso da lui perchè speravo di assistere a quelle scene, di vedere ancora una volta quel lato di Eraldo che mi incantava».
«Era un maestro inconsapevole capace di insegnare senza volerlo, con il solo esempio. Grazie Eraldo, per la tua semplicità che era un dono e per quei momenti che per me resteranno indimenticabili».
I funerali di Eraldo
Il rito funebre è previsto per domani, giovedì 12 dicembre, alle ore 15 nella chiesa Santo Stefano Protomartire.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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