GROSSETO. Inizia martedì 31 ottobre, all’agriturismo Le Corti, di Roselle, il nuovo corso di primo livello per sommelier organizzato dalla delegazione grossetana dell’Associazione italiana sommelier.
15 lezioni, di cui una visita in un’azienda vitivinicola o in una cantina e l’ultima dedicata all’autovalutazione, tenute da relatori esperti e docenti altamente specializzati. Al termine di ogni lezione, tre vini in degustazione, guidati dal relatore.
Gli iscritti sono 30, ma ci sono ancora posti disponibili ed è possibile iscriversi fino alla sera del 31 ottobre.
Inoltre, il 28 novembre, parte anche il corso di primo livello a Follonica. Le lezioni si terranno al nuovo mercato coperto.
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla delegata Ais di Grosseto, Sabrina Diligenti, al numero 3394786463 o inviare una mail a delegato.grosseto@aistoscana.it.
Le iscrizioni si possono fare anche on line, sulla pagina di Ais Toscana, dedicata ai corsi.
Nuova didattica, un unico obiettivo: la tecnica della degustazione
Il primo livello ha come obiettivo principale far conoscere la tecnica della degustazione e approfondire figura del sommelier. Da qui parte il viaggio, che prosegue con enologia, viticoltura, tecnica dei te livelli di degustazione (olfattiva, visiva e gusto-olfattiva), la normativa sul vino, poi lo spumate, le birre, i vini passiti e liquorosi, le funzioni del sommelier.
Peraltro da quest’anno, verrà introdotta la nuova didattica, con nuovi testi e nuove schede di degustazione, come previsto dall’associazione.
Il sommelier, un mondo affascinante
«Seguire un corso professionale da sommelier Ais offre tante opportunità. Approfondire il mondo del vino è un viaggio nel gusto, nella storia, nella cultura e nella tradizione dei popoli. Diventare sommelier Ais significa anche imparare a raccontare il vino con un linguaggio comune a tutti», spiega Dilgenti, a capo di una delegazione che conta 300 iscritti.
Proseguendo con il secondo e terzo livello, nelle ulteriori 30 lezioni, si impara a conoscere «la storia affascinante del vino e le sue tecniche di produzione, le principali varietà di uva, i vitigni autoctoni e internazionali, la magia dei territori vinicoli e l”influenza sulle caratteristiche del vino, gli abbinamenti perfetti per esaltare ogni sfumatura di gusto», scrive Ais Toscana sulla propria pagina facebook.
Superato l’esame finale, si diventa sommelier.
Le opportunità di lavoro del sommelier
«L’Ais, presente sul territorio nazionale, si prefigge lo scopo di qualificare la figura professionale del sommelier e di valorizzare la cultura del vino, svolgendo attività di carattere didattico ed editoriale», spiega l’associazione.
«Ma diventare sommelier è, per prima cosa, coltivare una passione che potrà cambiare la vita: nuove opportunità di lavoro nella ristorazione tradizionale e nelle cantine, concrete occasioni connesse alle nuove professionalità della comunicazione dei media, dei social, strette collaborazioni con le aziende di vino o connesse al vino in Italia e nel mondo, approfondimento del commercio. Diventare sommelier spalancherà le porte di un mondo nuovo e affascinante fatto di cultura, passione e legami autentici», conclude Ais Toscana.
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