MANCIANO. In Maremma c’è un’oasi incontaminata per gli osservatori delle stelle. Servono cieli puliti, notti buie, per poter vedere bene l’universo che c’è oltre l’atmosfera terrestre. E i cieli di Manciano sembrano proprio avere tutto quello che serve.
Proprio per preservare e tutelare questa unicità l’astrofisico Gianluca Masi, fondatore del Virtual telescope project, ha deciso di indire una petizione online. “Salviamo il cielo più stellato d’Italia, l’unico rimasto, dall’inquinamento luminoso“: questo l’obiettivo lanciato sulla piattaforma change.org.
Quello che minaccia l’unicità di questo angolo della Maremma amato dagli astrofili è scritto nel futuro. Un progetto per la realizzazione di un parco eolico infatti rischia, con la sua dotazione di luci, di compromettere quest’oasi. Otto pale eoliche, di circa 200 metri ciascuna, andrebbero a impattare su un luogo che permette di osservare le stelle, a ridosso di un importante polo astronomico. Dove si studiano e si divulgano le scienze astronomiche.
«Ben venga la realizzazione di impianti che convertano in energia la radiazione solare o la forza del vento, da me sempre sostenuti – dice Masi nella petizione – ci aiuteranno a ridurre notevolmente i gas serra, ma credo che in questo caso sia stato prodotto un assoluto paradosso, per via della scelta del luogo: non se ne poteva scegliere uno peggiore, dal punto di vista dell’impatto ambientale».
Poi, invita a firmare la sua petizione.
Il cielo più buio (e stellato) è in Maremma
Nel gruppo dei Paesi G20, l’Italia e la Corea del sud hanno l’indice di inquinamento luminoso più alto. Pur detenendo questo record non troppo felice (si veda l’articolo dell’International Astronomical Union) nella penisola c’è un’area che si salva ed è appunto nel comune di Manciano. Lì, come sostiene Masi il cielo è incontaminato e non ha eguali in Italia.
Il buio è fondamentale per l’osservazione delle stelle, l’inquinamento luminoso dà fastidio tanto alla strumentazione quanto all’occhio umano, e non permette di osservare bene astri e pianeti. E il territorio di Manciano, oltre ad essere particolarmente buio durante le notti, ha un’altra peculiarità: quella di essere alla portata di tutti. Per trovare tali livelli di buio spesso si deve salire, anche oltre i 3000 metri.
Qui invece siamo non lontani dal mare, in una campagna tanto incontaminata quando raggiungibile. Si tratta di un luogo che dà la possibilità di alzare il naso al cielo indisturbati, mentre tutt’intorno la natura prosegue il suo corso.
Il Virtual Telescope project, che comprende la stazione installata a Manciano, fa anche parte dell’International Asteroid Warning Network. Una rete di occhi puntati verso il cielo per l’individuazione di eventuali pericoli in collisione con la Terra. Impedire la visuale ad apparecchiature che portano avanti osservazioni profonde di questo tipo, potrebbe nuocere non solo al territorio di Manciano. Un territorio che, anche per via di questa sua peculiarità, è sicuramente meta di quel “turismo astronomico” decisamente raro in altre aree d’Italia.
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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