L'altra Maremma dietro al "Comandante" di Favino a Venezia | MaremmaOggi Skip to content

L’altra Maremma dietro al “Comandante” di Favino a Venezia

Ginestra si è innamorata del mondo della produzione, a Roma porta avanti un lavoro “invisibile” ai più in sala ma fondamentale per la realizzazione del film
Ginestra Marcucci, nella produzione di Comandante a Venezia
Ginestra Marcucci

GROSSETO. I titoli di coda dei film non precedono solo scene inedite ma nascondono anche tesori. Solo così, infatti, si riesce a scoprire il grande lavoro di Ginestra Marcucci. Classe ’96, grossetana d’origine. 

Anche lei, come l’altro grossetano Pietro Angelini (attore) e il castiglionese Mosè Trombini (tecnico specialistico) è coinvolta nella realizzazione di “Comandante“, il film sul red carpet della mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Lei non appare nelle scene ma è tra quelle persone che le fanno nascere.

Dal classico alla produzione cinematografica

A Grosseto Ginestra ha frequentato il liceo classico e poi è andata all’università La Sapienza di Roma. La stessa città dove ha accresciuto e affinato i suoi interessi per il mondo per lo spettacolo. «Inizialmente, a Grosseto, ero molto interessata al mondo del teatro – racconta Ginestra – al suo lato organizzativo, non allo spettacolo in sé. Poi all’università ho capito che la complessità del cinema e dell’audiovisivo in generale, con il loro apparato produttivo mi affascinavano molto di più».

Così decide di proseguire gli studi con un master in produzione e management dell’audiovisivo, che ha concluso nel 2019. Questo l’ha lanciata sul trampolino di uno stage che gli ha aperto le prime porte al mondo del lavoro. «Anche durante il master ho capito maggiormente quanto le materie di economia e diritto mi piacessero di più rispetto ad altre – racconta Ginestra – dopo gli studi ho avuto modo di iniziare in una società di produzione come assistente alla produzione, poi mi sono occupata di coordinare la produzione sui set».

Ginestra Marcucci
Ginestra Marcucci al lavoro

Poi, per caso o per destino ha conosciuto i ragazzi della società di produzione Wow tapes, con la quale sta lavorando oramai da un po’ di tempo. «Essendo una società piccola ho avuto modo di formarmi e vedere le cose direttamente, più da vicino, e da subito – racconta – Con loro ci occupiamo di produzione e produzione esecutiva, lavoriamo con i brand per creare contenuti audiovisivi ad hoc». Tra i loro clienti ci sono marchi molto conosciuti in Italia e all’estero, compresi enti e promotori turistici internazionali.

Al lavoro, più recentemente ha aggiunto anche l’insegnamento. Infatti, Ginestra è uno dei docenti all’Accademia delle arti e nuove tecnologie, sempre a Roma. 

«Sul set di “Comandante” un laboratorio per gli effetti speciali che ha stupito anche gli americani»

Partecipare alla realizzazione di “Comandante” è stato il suo battesimo in una grande produzione.

Uno dei soci della Wow tapes era stato chiamato dalla produzione del film per gestire un team. Così, conoscendo le abilità della collega, anche Ginestra ha avuto modo di fare la sua parte. «Sul set è stato allestito un laboratorio di effetti speciali vero e proprio, venivano curati direttamente lì. Un aspetto innovativo questo che, seppur poco raccontato, ha destato interesse anche oltreoceano – racconta Ginestra – Poi è iniziata la post-produzione vera e propria in cui servivano delle varie società che si occupassero degli effetti speciali. Noi abbiamo curato dei fornitori che hanno lavorato nell’ambito di questi effetti».

Ginestra si è occupata della parte relativa al budget, interfacciandosi con la Indigofilm (la produzione), coordinandosi con i vari team e il supervisore creativo. È stata una sorta di infaticabile staffetta che, “calcolatrice alla mano” ha fatto in modo che anche dietro alle telecamere anche i conti e i processi tornassero, che andasse tutto per il meglio. «Adoro tutto quello che parla di organizzazione e coordinamento – dice Ginestra – una grande produzione come questa è stata un bel banco di prova, a volte stancante ma anche emozionante».

Bella Roma, ma la Maremma…

Ginestra oramai è quasi naturalizzata romana ma non ha mai dimenticato la sua Maremma. «Torno a Grosseto per il compleanno e per il Natale soprattutto – dice – Lavorando quasi sempre in un ambiente che spesso mi prende molto tempo, torno poco in Maremma. Quando non posso mi vengono a trovare i miei genitori».

Ginestra Marcucci
Ginestra Marcucci durante un incontro

«Della Maremma mi manca tutto “il contesto” – prosegue Ginestra – Roma essendo grande a volte è molto soffocante. Ti offre tanto ma ti toglie anche tanto. La tranquillità di Grosseto, la sua natura e le belle estati indubbiamente mancano. Con il mio compagno appena possiamo ci torniamo, appena abbiamo tempo libero, come abbiamo fatto questa estate». 

Adesso con “Comandante” è a Venezia, ma Ginestra ha già la testa al domani. «Abbiamo avuto l’occasione di seguire il film a Venezia – conclude – Appena rientro però l’agenda non aspetta, ho da portare avanti qualche progetto già in cantiere, scoprire quali possibilità ci aprono alcuni bandi e sarà decisamente interessante vedere le nuove commesse che arriveranno».

Autore

  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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