CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. «Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano».
È il primo omaggio che Vinicio Capossela rende a Castiglione della Pescaia, attraverso le parole di Italo Calvino. Cita “Il sentiero dei nidi di ragno” prima di attaccare “Staffette in bicicletta”. Davanti al cantautore, tremila persone che si sono date appuntamento mercoledì 30 agosto in piazza Orto del Lilli, dove, a causa della mareggiata che ha reso inservibile la spiaggia, è stato spostato il concerto che ha chiuso il Festival del cinema di Mare.
Poche parole con Giovanni Veronesi, direttore artistico della rassegna che anche quest’anno ha portato registi e attori a Castiglione della Pescaia, in tanti rendez-vous da conservare per affrontare l’autunno prima e l’inverno poi, prima che la magia della canzoni di Capossela invadesse il borgo.
Il mare, l’impegno e la poesia
Sul palco del Festival del cinema di mare, Capossela è stato il condottiero perfetto di una nave che solca il mare con un equipaggio di musicisti capaci di tenere il pubblico incollato alle transenne per tre ore.
Nessun cedimento, da parte di chi era in piazza, di fronte a una scaletta pensata per l’occasione, della quale il protagonista assoluto è stato il mare. Il mare e gli sbarchi, la necessità di tendere una mano a chi spera di sopravvivere alle onde per fuggire da luoghi dove la speranza è bandita. Il mare abitato da personaggi fantastici, quelli del Capossela di qualche anno fa, come la sirena Pryntyl o il polpo d’amore.
O quello del mito di Ulisse, cantato in “Dimmi Tiresia”. Il mare, grande protagonista di “Marinai, profeti e balene” «un’opera “ciclopedica”, una “Marina Commedia” fuori misura», come l’ebbe a definire Capossela stesso quando uscì. Era il suo ottavo disco.
Musiche per film fantastici
Il mare, sì, ma anche il cinema, sono stati protagonisti della scaletta di Capossela. “Pryntyl” potrebbe essere la colonna sonora perfetta di un cartone animato tra sirene e sirenette, “Dove siam rimasti a terra Nutless”, che comincia e finisce con il sogno di “C’era una volta in America”, “Ultimo amore”, “Il tanco del murazzo”.
Con un gruppo di musicisti che come un equipaggio hanno portato in porto la nave che ha attraversato una serata straordinaria nell’estate maremmana, Capossela ha regalato tre ore di grande musica, emozioni e sorprese a chi è rimasto in piazza ad ascoltarlo. A chi si è fatto rapire e portare via, senza sapere dove e come finisse quel viaggio.
Su quella nave è salito anche un super ospite: Daniel Melingo, musicista argentino che ha trasformato la piazza in una milonga.
Nessuno, tra i tremila presenti – c’è da scommetterci – è riuscito a tenere il bacino fermo durante la sua esibizione. Quando con la bocca attaccata al microfono ha cominciato a far scorrere in piazza l’energia della sua terra, della sua gente e della sua musica. Ballando, senza sosta.
La superluna per il compleanno di Veronesi
Come nei film più belli, dietro al palco allestito in piazza Orto del Lilli si è alzata la super luna blu. La più grande che si vedrà nel 2023. «Non se ne adombri, signora luna, se non ho amato», canta Capossela.
All’uscita di scena, non c’è stata persona che non abbia chiesto il bis. E dopo qualche minuto, i musicisti sono tornati sul palco. «Non potevo non farlo – dice – domani (oggi, ndr) è il compleanno di Giovanni Veronesi».
Il direttore artistico è lì davanti, ride e applaude, con la compagna Valeria Solarino e un gruppo di amici. Riparte la musica: “Con una rosa”, canta Capossela, poi una jam session con Melingo che torna sul palco in forma strepitosa. Un’altra mezz’ora di musica almeno. Di grande musica, che ha dato l’illusione, che la vita si fosse improvvisamente trasformata in un film, dove si balla, si beve, si ride, si ama, su un galeone in mezzo al mare. Gli ingredienti c’erano tutti. E anche la speranza, che tutto questo, prima o poi, succeda davvero.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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