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Il Mangialibro: “Amori sui generis”

23 autori per raccontare l’amore in ogni sua forma, nella raccolta di racconti curata dalla scrittrice grossetana Dianora Tinti. Un viaggio attraverso il sentimento più nobile e “pericoloso”
Il mangialibro Amori sui generis
Il mangialibro – Amori sui generis

GROSSETO. Quattordicesimo appuntamento con la rubrica quindicinale “Il Mangialibro”. Ogni due venerdì, MaremmaOggi regala uno spazio dedicato a tutti coloro che amano leggere, proponendo un libro scritto da un autore maremmano o legato alla Maremma.

Protagonista di questa “puntata” non è un solo autore, ma ben 23 firme diverse, nella raccolta curata dalla scrittrice grossetana Dianora Tinti, blogger, giornalista, ideatrice del premio letterario “Città di Grosseto”, instancabile animatrice culturale.

23 racconti e un solo tema: l’amore. E il titolo non poteva che essere “Amori sui generis”, perché l’amore è un sentimento tanto nobile, quanto “pericoloso”, che si presenta sotto mille forme e sfaccettature.

Pubblicata a febbraio 2022 da Edizioni Heimat (un marchio di Moroni editore), la raccolta è nata da un’idea di Fulvia Perillo, medico in pensione con la passione per la lettura e la scrittura. Sposata immediatamente da Tinti, che ha coinvolto Enrico Bistazzoni, editor, traduttore e giornalista, l’idea è rapidamente diventata un progetto e infine un libro. Mosso peraltro da un’idea nobile, perché una parte del ricavato della vendita è stato donato in beneficenza.

E “impreziosito”, è il caso di dirlo, dalla copertina su cui campeggia il quadro “Lei balla” del pluripremiato pittore grossetano Andrea Ferrari, che ha fatto omaggio alla curatrice di una delle sue opere più amate e celebrate.

La copertina del libro
La copertina del libro

L’introduzione porta la firma di un altro nome prestigioso. Quello di Franco Forte, scrittore, giornalista e autore televisivo, firma di punta di Mursia e Mondadori, oltre che editor e direttore editoriale per la casa editrice milanese.

“Amori sui generis”, gli autori

Dianora Tinti ha messo insieme in questa raccolta 23 persone, accomunate dalla passione per la parola, detta, scritta, letta. Tra di loro, infatti, scrittori, giornalisti, insegnanti, editor e amanti dei libri. «Tutti sono convinti della forza dei sentimenti, del loro potere energizzante, lenitivo e rassicurante. Autori ardimentosi, anche, perché per scrivere di sentimenti è necessario provarli e mettersi a nudo, prima davanti a noi stessi e, poi, ai lettori. E per fare questo ci vuole coraggio, molto», scrive Tinti nella quarta di copertina.

Ecco chi sono, oltre alla stessa curatrice: Elisa Baiocchi, David Berti, Enrico Bistazzoni, Irene Blundo, Milena Cazzola, Francesca Ciardiello, Deborah Coron, Agata Florio, Silva Gentilini, Laura Giorgi, Roberto Guerrini, Patrizia Guidi, David La Mantia, Ranieri Mantovani, Silvia Meconcelli, Giacomo Moscato, Laura Parlanti, Fulvia Perillo, Roberta Pieraccioli, Giuseppina Scotti, Lina Senserini e Letizia Stammati.

4 sezioni, per 4 sfumature d’amore

La raccolta è divisa in 4 sezioni «che rispecchiano il genere di amore trattato: amori misteriosi, amori confidenziali, amori familiari e amori stravaganti. Che siano inimmaginabili, sorprendenti, folli, appassionati, brucianti, inaspettati, profondi, fedeli, falsi, delicati o violenti, gelosamente custoditi dentro l’anima o consumati nella penombra di un vicolo, tutti gli amori pongono comunque uomini e donne di fronte a se stessi e all’inesplicabile, perché l’amore rimane l’unica forza che non riusciamo a manovrare a nostro piacimento», spiega Tinti.

Sfilano una dopo l’altra storie in cui il sentimento si esplica verso la persona amata, verso i figli, verso il lavoro, verso gli animali: a volte è semplice e pulito, altre violento fino alla morte, in altri casi subdolo come l’attrazione malata di uno stalker, altre ancora è quello di una madre per la figlia. Oppure semplicemente è l’amore per la propria vita. Ma si racconta anche l’attesa dell’amore. Quello che non arriva mai, perché se arrivasse, lì finirebbe.

Come scrive Franco Forte, «l’amore è chimica, forse, o alchimia. O più semplicemente è la materia oscura dalla quale principiano tutte le cose, che dà forma all’identità univoca dell’essere umano, la sola creatura capace di ridere, piangere, emozionarsi per qualcosa o qualcuno che va al di là di noi stessi».

 


Casa editrice Edizioni Heimat di Moroni editore

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